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Dieta mediterranea contro lo stress: ozio, lentezza, nostalgia…e downshifting

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Di ritorno dalle vacanze siamo tutti più rilassati, un poco rallentati, spesso appesantiti. E’ il momento giusto per decidere di mettersi a dieta: cogliere l’attimo in cui la nostra mente non è stata ancora completamente riassorbita dalla frenesia del lavoro, per riflettere su come fare a mantenere lo stato di lento benessere raggiunto faticosamente dopo giorni di dolce-far-niente.

Christoph Baker è il dietologo che fa per noi, e ci prescrive un “decalogo mediterraneo” per recuperare la “dimensione conviviale” della nostra vita e ripensare le nostre priorità, consigliandoci come principali ingredienti, la lentezza, l’ozio e la nostalgia. Originario della svizzera, dopo essersi trasferito a Roma, è stato conquistato dalla vita mediterranea, traendo da essa l’ispirazione per teorizzare una vita “leggera”,  in fuga dalle convenienze e da un sistema che ci vuole insoddisfatti cronici, che ci spinge  a guadagnare, per poterci far spendere, a  iper-alimentarci per poi chiederci di dimagrire (C. Baker, Ozio lentezza e nostalgia. Decalogo mediterraneo per una vita più conviviale, 2006)

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Salviamo il paesaggio?

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Dopo il successo incoraggiante  dei referendum su acqua e nucleare, il Movimento “Stop al consumo di territorio”, lancia un altro importante appello per suscitare l’interesse e la mobilitazione civile attorno ad un tema altrettanto importante, ma forse ancora più difficile da comprendere e da comunicare:  il paesaggio. Non quello da cartolina, o da rivista patinata, ma la realtà complessa che si intreccia  indissolubilmente con l’ambiente, il territorio,  l’economia, la storia, la cultura (e la civiltà!) di un popolo, divenendone la forma visibile.

L’obiettivo primario del Movimento è la costituzione del Forum nazionale  “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” (http://www.salviamoilpaesaggio.it/). L’appello è rivolto a tutti, semplici cittadini e associazioni, per contribuire ad “arrestare lo scriteriato consumo di suoli fertili e boschivi dal dilagare di cemento ed asfalto”. Perché in molti (dal Sindaco di Cassinetta di Lugagnano all’Associazione dei Comuni Virtuosi), hanno ormai dimostrato che esiste una strada concreta alternativa al “modello della crescita infinita”: si può gestire un Comune anche facendo a meno degli oneri di urbanizzazione derivanti da nuove edificazioni.

Forum nazionale “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” http://www.salviamoilpaesaggio.it/

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