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Stay green! Il vento nuovo degli indignados verdi

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Every act of guerrilla gardening is a seed. It might germinate, it might not.
It might lead to another act […]. Someone may become inspired.
More people could join in. Who knows how big this thing could get.

David Tracey. Guerrilla Gardening. A Manualfesto

Il  4 novembre si sta preparando il primo attacco nazionale sincronizzato di guerrilla gardening, su iniziativa dei gruppi Badili Badola di Torino e Giardinieri Sovversivi Romani .

E’ un evento nuovo  nel panorama del nostro paese, che tenta di coordinare e mettere in rete “attacchi verdi”, che generalmente si consumano in modo sporadico, non connesso, nei più vari contesti, con caratteristiche diverse, e con (talvolta) sconfinamenti nel green-design e qualche deriva “eco-chic”.

Guerrilla Gardening. Il primo attacco nazionale sincronizzato!

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Mettete dei fiori nelle vostre buche

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La green guerrilla  si veste di poesia. Da poco più di un anno, nella zona est di Londra, quella più spoglia e grigia, le buche stradali si riempiono di fiori e piccoli giardini, con tanto di arredi in miniatura e campi da tennis per scoiattoli e piccioni.

Un giovane Gulliver, appassionato di design e giardinaggio, realizza fantasiose aiuole lillipuziane al solo scopo di portare un po’di bellezza nelle strade.

My first pathole garden. Steve Wheen http://thepotholegardener.com/

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Gli abitanti paesaggisti: dalla greenguerrilla ai jardins partagés

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Abbiamo iniziato ad attaccare alle 23. Prima rimuovendo bottiglie e cartacce, poi piantando sette arbusti di lavanda e degli alberi. Attendiamo il prossimo blitz”. Così scrive Angela 2585 da Milano sul blog di guerrillegardening.org.

Non si tratta di una azione violenta né di una nuova forma di terrorismo biologico, come potrebbe a prima vista sembrare. Rappresenta però sicuramente un nuovo tipo di guerra, combattuta a colpi di seed-bombs (bombe di semi), contro l’abbandono e il degrado, a favore di nuove possibilità di riscatto e di riappropriazione del suolo pubblico da parte di privati, sia esso costituito da un lotto vuoto, da una discarica abbandonata o da una semplice aiuola spartitraffico.

“Greenade”. Seedbomb di COMMONstudio

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