Archivi tag: decrescita

Spazi aperti alla crisi. Nuovi paesaggi di decrescita urbana

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Da decenni l’urbanistica sta cercando di fare i conti con la cronica mancanza di spazi aperti in ambito urbano, incapace di abbandonare realmente una stagione funzionalista interessata più a occupare il territorio, che a dare spazio .

Oggi la crisi che stiamo vivendo ha sferrato un ulteriore colpo ad un altro aspetto legato allo spazio aperto: quello relativo al suo essere “pubblico”, inteso sia nell’accezione di servizio garantito alla cittadinanza attraverso risorse pubbliche, sia di luogo della comunità, aperto a tutti.

La crisi finanziaria e la relativa mancanza di risorse, a cui si legano conseguentemente una scarsa manutenzione, l’abbassamento della qualità, e l’aumento dell’insicurezza sembrerebbero dunque avere già scritto il requiem per lo spazio pubblico, travolto dall’impossibilità/incapacità delle amministrazioni di gestire, mantenere e valorizzare il proprio patrimonio, così come di immaginare e progettare il suo futuro.

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Le smart cities sono davvero intelligenti? Nuove sfide tra e-governement e e-wast

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L’ultimo appellativo della città moderna, che rimbalza con sempre maggiore frequenza su siti, stampa e saggi di settore, sembra essere quello di “intelligente” (smart city, in lingua anglosassone).

Abbiamo avuto nel recente passato (solo per citarne alcune), città giardino, industriali, postmoderne; città a rete e città arcipelago; città verticali e a macchia d’olio; città nomadi e città dormitorio.

Oggi, grazie alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, è arrivato il tempo delle città intelligenti! Ogni amministratore avveduto non potrà infatti non cogliere l’opportunità di migliorare l’efficienza, la sostenibilità e l’accessibilità del proprio territorio amministrato, offerta da questi rivoluzionari strumenti.

Smart city: tecnologie al servizio della città (Fonte: sito IBM http://www-03.ibm.com/innovation/us/thesmartercity/index_flash.html)

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Dire, fare, partecipare

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“La libertà non è uno spazio libero, la libertà è partecipazione”, cantava quarant’anni fa Giorgio Gaber. Chissà se la partecipazione a cui si riferiva Gaber è la stessa che riempie oggi la bocca, i documenti e gli scritti di amministratori, planner e studiosi vari.

Partecipare= “prendere parte”. Un significato etimologico generico che non ci aiuta molto a capire.

C’è un grafico, però, la cosiddetta scala di Arnstein, che classifica e spiega in maniera comprensibile a tutti quali siano i diversi tipi o livelli di partecipazione.

La scala della partecipazione

Ecco, noi in Italia quella scala l’abbiamo salita solo a parole: in realtà, quando va bene, siamo fermi tra il secondo e il terzo gradino, e già a questo livello, alla nostra debole democrazia, vengono i capogiri.

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Earth Overshoot Day: la bugia di una crescita infinita in un mondo finito

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Oggi, 27 settembre è l’Earth Overshoot Day: la data che segna per il 2011 l’entrata in riserva della Terra, cioè il superamento delle sue capacità naturali di rigenerazione.

Quest’anno abbiamo esaurito le risorse rinnovabili che la Natura ci mette a disposizione per i dodici mesi, con 5 giorni di anticipo rispetto al 2005, e quasi un mese prima rispetto al 2005.  Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, nel 2050 “festeggeremo” l’evento il 1° Luglio.

27 settembre 2011: la terra è entrata in riserva! (http://www.footprintnetwork.org)

Questo significa che da oggi fino al 31 dicembre, per tirare avanti dobbiamo iniziare a intaccare “i risparmi”,  il capitale destinato al futuro, ai nostri figli. Insomma spendiamo di più di quanto abbiamo. Ci ricorda qualcosa?

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Un pic-nic per la decrescita

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Il  5 giugno 2011 si celebra  il secondo appuntamento mondiale del pic-nic per la decrescita.

Quest’anno l’evento assume però un significato ulteriore, perché la manifestazione vuole esprimere,  oltre all’adesione ai principi del movimento di decrescita, anche la solidarietà verso gli abitanti di Fukushima!


 “What do you want? Clean energy! When do you want it? Now”


Questo infatti lo slogan lanciato dal sito http://picnic4degrowth.net  per l’edizione annuale, a sottolineare che, se anche i media hanno ormai abbassato l’attenzione, alla ricerca di notizie sempre nuove, NOI NON DIMENTICHIAMO!

Il pic-nic diventa allora un semplice ma significativo gesto, per ricordare ai nostri governanti, che pretendiamo energia pulita e sicura e che quella nucleare, semplicemente, non lo è.

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